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22.01.2009 La Cgil non firma l'accordo - il giudizio della Fiom

Per Epifani il testo era da bocciare "per i seguenti motivi: il contratto nazionale non sarà mai in grado di assicurare il recupero del potere d'acquisto". Inoltre "non c'è nessuna distinzione di qualificazione del secondo livello. Siamo in presenza di una proposta che per il primo livello abbassa strutturalmente le retribuzioni dei lavoratori e nel secondo livello non fa quell'operazione di estensione e di qualificazione della quale c'è bisogno". "Ci sono nel testo - ha aggiunto - il tema della deroga al contratto nazionale e un tema delicato, come quello dello sciopero, che sarebbe stato assolutamente necessario portare fuori dalle linee guida generali. Infine c'è un problema: siamo in presenza di alcune linee guida che fanno riferimento ad altre cose, ad altre linee guida. Si sta creando una trattativa burocratica un po' strana. Abbiamo queste linee guida poi avremo tante linee guida per i settori e poi avremo i contratti di lavoro. La mia impressione è che tutto questo non semplifichi e non snellisca ma renda molto più complicato l'esercizio del problema contrattuale". "Per questa ragione - ha concluso Epifani - tanto più in assenza di una politica fiscale di sostegno ai redditi di lavoro dipendente, sottoscrivere quell'intesa vuol dire nella sostanza rendere la dinamica delle retribuzioni e le politiche di efficienza e produttività del secondo livello non corrispondenti ai bisogni dei lavoratori e delle imprese".
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