Giovedì 4 agosto si è conclusa la procedura di mobilità, aperta il giorno prima dalla Stefana spa in Concordato preventivo e rivolta ai lavoratori che nei prossimi 18 mesi raggiungeranno i requisiti pensionistici.
Dopo l’assegnazione di tre stabilimenti su quattro del gruppo Stefana in Concordato preventivo e la ricollocazione dei lavoratori di questi siti, i lavoratori dello stabilimento Stefana di Nave via Bologna, ad oggi non ancora coinvolti in ricollocazioni, sono dal 3 giugno 2016 senza alcuna copertura retributiva.
L'intesa sottoscritta oggi tra Confimi, Fim e Uilm non è rappresentativa né per le imprese né per i lavoratori e non costituisce un avanzamento nelle relazioni industriali. La rappresentanza di Confimi è limitata solo ad alcune e p oche aziende presenti in pochissime province; in quelle stesse imprese la Fiom è largamente maggioritaria e la presenza di Fim e Uilm o è residuale o non c'è.
Giovedì 21 luglio la Fiom Cgil ha inviato al Prefetto e a tutti i soggetti presenti al tavolo per discutere della situazione dello stabilimento Stefana di via Bologna, una comunicazione che riassume la situazione attuale degli organici dello stabilimento. La Fiom Cgil e le Rsu hanno dato la propria disponibilità alla ripresa del confronto su i temi aperti.
